Viaggio etimologico all’interno della Materia


Cari Amici,

mi ero ripromesso, dopo aver scoperto (per caso?) uno degli etimi di MATERIA su un dizionario etimologico acquistato in un supermercato, di consultare il mio amato Calonghi (Dizionario Latino – Italiano) dei tempi del Liceo ed ecco aprirsi (al solito) una miniera di informazioni, a conferma del fatto che tutti i grandi Adepti possedevano una solidissima cultura letteraria  e ne condividevano, anche a distanza di secoli, fondamentali basi comuni.

Dunque, MATERIA viene da MATER: a sua volta MATER  dal Greco μήτηρ che si legge “méter “ (!).  Ovviamente, significa principalmente MADRE con alcune estensioni  sta per MOGLIE, DONNA, poi MATRONA; nel senso di MADRE,  poi, curiosamente Calonghi distingue MADRE DI ANIMALI da MADRE “DI COSE INANIMATE”, traducendolo con GENERATRICE, PRODUTTRICE, CREATRICE.

Come secondo significato, poi, compare TRONCO, MADRE, CEPPO D’ALBERO “da cui si sviluppano i rami”, confermando così l’etimologia di MATERIA  del vocabolario che avevo acquistato Come potete notare, non è altrettanto esplicito il DIZIONARIO ETIMOLOGICO del Pianigiani, consultabile on-line, e che comunque resta di grande autorevolezza ed interesse, e che vi riporto qui:

http://www.etimo.it/gifpic/08/04403e.png

Dunque, se MATERIA è qualcosa che DERIVA da un CEPPO D’ALBERO c’è da stare all’erta , anche per non smarrirsi nel labirinto del Bosco , che è pieno di… tronchi d’albero, di radici, di vie particolari, piccoli sentieri e tranelli. Ma le sorprese non finiscono qui.

Se riferita alle ACQUE, MATER assume significato di SORGENTE: e qui c’è da ridere, un’acqua, una sorgente che sgorga da un tronco d’albero è un’immagine nota, ma sono entrambe MADRI secondo il nostro Calonghi, dunque una madre che sgorga da un’altra madre, la giovane e la vecchia di Madathanus, ognuna con la propria intatta facoltà generativa.

C’è dell’altro: riferito alle Città’, MADRE entra nell’etimologia di METROPOLI,  ovvero ‘città madre’ alla lettera, da μητρόπολις, poeticamente anche solo μήτηρ, e (ma che spasso!) anche CITTA’ CAPITALE.

Glissiamo (ma non troppo) sul metonimico significato di AMORE, pur sorridendo melanconicamente, e di MATENITA’, per terminare nel senso di ‘causa, principio, fondamento, origine, sorgente, radice’…

Ci accostiamo ora, con maggior consapevolezza, al termine MATERIA (in Latino Materia – ae, ma anche Materies –ei) e accanto alla prima definizione di MATERIA Calonghi aggiunge  “da cui qualcosa deriva di cui è fatta o costituita”, una ridondanza di spiegazioni con minime differenze di senso da non trascurare.  Ma sentite gli esempi, bastano i primi due: (generico) MATERIA RERUM (Cicerone): principio, sostanza prima delle cose; MATERIA RUDIS (Lucano): informe, del chaos

Saltiamo ora al secondo significato, che è quello da cui questo piccolo viaggio è partito: LEGNO, LEGNAME DA LAVORO, DA COSTRUZIONE (contrapposto a LIGNA, legna da ardere). Qui apro una piccola parentesi, perché mi sovviene l’Emblema XXVI dell’Atalanta Fugiens di Michael Maier: “Sapientiae humanae fructus Lignum vitae est” . Qui, a parte che il Latino di Maier non è quello di Cicerone, ‘Lignum’ è nell’accezione (apparente) di ALBERO, ma all’interno dei tanti possibili insegnamenti  “positivi” del grande Adepto Rosa-Croce può celarsi il monito che la cosiddetta ‘umana sapienza’  è… legna da ardere, visto che di umano la conoscenza alchemica ha ben poco! Oppure, più benignamente, possiamo ipotizzare che, usando il termine “Lignum” egli voglia indirizzare (anche cabalisticamente) la nostra attenzione su alcune proprietà  ‘ignee’ di certi frutti di certa materia.

Chiudo questa nota con due verbi derivati da MATERIA, ovvero l’attivo MATERIO (in Italiano sarebbe ‘Materiare’) che significa ‘costruire in legno o con legname’ ed il medio MATERIOR,  che significa ‘far provvista di legname’.

Un caro saluto dal… Bosco.

Chemyst

9 pensieri su “Viaggio etimologico all’interno della Materia

  1. Caro Noldor,
    bellissimo il “gioco”. Se posso continuare….
    In un vecchio vocabolario c’è una parola antica “Mattra” o anche “Mactre”… che sarebbe una conchiglia.

    Poi quel “Mèter” assomiglia molto a qualcosa che conosciamo bene no? magari qualcosa che nacque sulle sponde del Nilo in quella floriad cultura. Collegando un pò queste ipotesi, tronco-materia-madre, sebra parlare della stessa cosa, ma sappiamo, oramai fin troppo bene, come gli Antichi Alchimisti parlasserso di diverse cose sotto lo stesso vocabolo. Ma si potrebbero fare delle bellissime e curiose ipotisi no?

    Ma è davvero molto bello aprire un dizionario e trovarci delle “perle”…

    Complimenti come sempre.
    Tonneau

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  2. L’etimologia è il necessario inizio di una navigazione che qualche volta porta ad approdi sorprendenti. Il nostro destino si consuma nella capacità di saper collegare le indicazioni che ne emergono, il più delle volte numerose e non sempre convergenti. Il trait d’union che cerchiamo risponde solo all’INTELLIGENZA DEL CUORE che ,a sua volta, è un dono dell’Onnipotente . Il filo rosso di cui parli può essere, a mio avviso, :” il fuoco segreto che , nella MATERIA, costituisce un raggio di Chiarore che illumina le Tenebre delle Origini,un tratto di questa Luce che penetra le Acque superiori e che le feconda” Severin Batfroi, Prefazione al piccolo libro sul Fuoco Filosofico di Jean Pontanus.

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  3. Caro Tonneau,
    infatti avevo messo un punto esclamativo vicino a Méter… Ma più che parlare di diverse cose sotto lo stesso vocabolo, non credi che potessero parlare di una medesima FUNZIONE e di cose diverse? Resta la possibilità, comunque, che cose diverse portino a risultati diversi, o parziali, o nulli…

    Chemyst

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  4. Carissimo Noldor,
    certo che si può benissimo accettare la tua idea, anzi!!! Probabilmente è così. Ma allora secondo te, visto tutti i significati che hai giustamente riportato, qual’è la funzione del lemma in questione? Magari se ne parliamo insieme qualcosina “salta” fuori!!!

    Tonneau

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    • Caro Tonneau,

      volutamente non ho fatto ipotesi, anche se a te sicuramente non sono sfuggiti alcuni velati riferimenti, soprattutto parlando delle ‘acque’. La mia impressione, e non vorrei dire troppo (anche per non dire fesserie), è che alcuni corpi possano entrare nell’Opera sia come Soggetto sia come ‘servitori momentanei’… ed in base al loro ruolo, condurre (o meno) lungo una Via. Che ne pensi?

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  5. Certo l’ipotesi è stuzzicante e solletica parecchio l’immaginazione. Non vorrei però che alla fine ci facciamo dei voli, oltremodo e sempre necessari, per poi scoprire che gli elementi sono davvero pochi. Penso comunque che i “nostri” famosi servitori momentanei hanno un ruolo essenziale, quasi di avvio. Come il motorino di avviamento in una macchina….. certo si potrebbe spingere a forza di gambe, ma se si può risparmiare un pò di fatica….

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    • … oppure, molto piu’ semplicemente, può darsi che un Autore, mentre parla della Materia Prima, o della Prima Materia, comincia a parlare di questa materia ‘altra’ che ha a che fare con gli etimi di cui questio post, tanto per confondere le ‘acque’ 😉

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  6. Nel noto libro di Carbonelli si legge a pagina 7: ” E perchè ALCHIMIO fu il suo nome e per primo scrisse di questa scienza in lingua greca, perciò fu chiamata Alchimia (???) che è la stessa cosa di MASSA in lingua latina (Cas. 1477 Lib. Laur. f. 19v. Massa significa materia, sostanza).”

    Quindi Materia = Massa…. interessante no? Magari qualche riferimento alla massa di Newton ?

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